L'arte nella ghost town di Buonanotte
Le origini di Montebello Sul Sangro risalgono al lontano XII secolo, conosciuto inizialmente con il nome di “Malanotte” e successivamente ribattezzato “Buonanotte” fino a quando una terribile frano lo svuotò, con il conseguente trasferimento degli abitanti nella parte bassa dove sorge l’attuale Montebello. Si tratta del più piccolo comune in provincia di Chieti. Nonostante la scarsa densità demografica, Montebello attraverso la ghost town di Buonanotte, ha attirato diversi visitatori in questi ultimi anni grazie al progetto “Buonanotte Contemporanea”. Carmela Palmieri – ideatrice del progetto ‒, Fabio Armillotta e N. Marco Santomauro di CASaA ARCHITETTI, grazie all’ausilio di maestranze locali, hanno dato vita ad un percorso d’arte contemporanea. C’è da dire che il gioco di immagini riflesse date dall’utilizzo dell’acciaio inox nell’opera Senza titolo di Artan Shalsi, a cui segue Kaleidoscope di Vincenzo Marsiglia, posta in un punto nevralgico in cui lo sguardo si immerge totalmente nella natura e, infine, la linea decostruita, A Broken Line di Jasmine Pignatelli, che traccia i mutamenti dell’ambiente tra segni e moduli in progressione, dialogano in maniera diretta con il territorio tanto da rendere inscindibile il legame con esso.
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