La patria dei cuochi: Villa Santa Maria
L’itinerario della Rocciapolitana prende avvio da Villa Santa Maria ai piedi di una imponente roccia ideale anche per l’arrampicata.
Cuore ideale di Villa è largo San Francesco Caracciolo, suggestivo angolo con una perfetta integrazione artistico-architettonica di tutti gli elementi che in esso confluiscono: Palazzo Caracciolo, la Statua in bronzo del Santo, lo sfondo del supportico. Il Palazzo, costruito nel XVI secolo e restaurato di recente, fu il primo nucleo cittadino. Il momento decisivo per la storia di Villa coincise infatti con il suo diventare feudo dei Principi Caracciolo (XVI secolo). Dalla piazza del Santo, lasciandosi la sua statua alle spalle, si entra in una delle porte del primo nucleo cittadino. Attraversando un suggestivo supportico si arriva in Piazza San Nicola, su cui si affaccia la chiesa di San Nicola di Bari, patrono del paese (XIX secolo).
L’ardito campanile in pietra e cornici angolari a mattoni, è posto sul fianco destro della chiesa e presenta, sotto la cornice della cella campanaria, un bel motivo del fregio costituito da triglifi, le tre scanalature verticali, alternati alle metope con medaglioni. La chiesa ha un’unica navata coperta da una volta a botte e seguita da un ampio spazio su cui si alza la cupola. Sui lati sono disposte tre piccole cappelle per lato, leggermente incassate in cui sono sistemate statue di santi. La finestra dell’abside, a vetri colorati, presenta l’immagine di San Nicola di Bari e fu realizzata da artigiani locali durante il periodo bellico a preghiera e protezione dei soldati villesi.
L’ultima tappa è il santuario di Santa Maria in Basilica, nella piana ai piedi del paese, proprio al limitar del fiume, nella zona dove sono state trovate le tracce del primo nucleo abitativo di Villa.
Verso il piccolo borgo di Pietraferrazzana
Da Villa Santa Maria si prosegue verso Pietraferrazzana, arroccata su una rupe calcarea, posta sul versante destro del fiume Sangro.
L’origine del nome va rintracciato nella parola “pietra” in riferimento alle conchiglie fossili sui resti delle pietre che circondano la città.Il toponimo mutò nel 1386, trasformandosi in Pietra Ferrazzana; alla fine del’700 ha assunto la denominazione definitiva. Alcuni reperti archeologici testimoniano la presenza di un nucleo abitativo già in epoca preromana.
Intorno al 700 d. C. i Franchi di Carlo Magno sconfissero i Longobardi e invasero tutte le terre della provincia sottraendole, e seguito di feroci scontri, al ducato di Benevento. I Signori che si susseguirono al potere giurarono tutti fedeltà al re; questi, in cambio, concedeva loro l’investitura del feudo, l’ereditarietà dei titoli e dei privilegi e l’esercizio dei poteri sull’intera città. Per difendersi dai barbari e dai numerosi scontri e battaglie degli eserciti al soldo dei Signori locali, le popolazioni della provincia decisero di trasferirsi sulle montagne e alture più impervie, costruendo casolari e fortificazioni.
La conformazione rocciosa del territorio costituisce un forte elemento di attrazione turistica e scientifica per Pietraferrazzana. Sulla parte più alta della roccia si trova uno straordinario belvedere raggiungibile a piedi. Nel centro storico bisogna fare tappa alla Chiesa di Santa Vittoria costruita sulle fondamenta della Chiesa di Santo Stefano di Tornareccio. A seguito di un restauro oggi la Chiesa presenta linee romanico-barocche. Questa custodisce un’importante tela di Santa Vittoria con un drago. Infine altro elemento turistico, la Madonna del Lago.
Monteferrante e le sue sorgenti
Da Pietraferrazzana si prosegue verso Monteferrante, piccolo centro che sorge un colle roccioso.
Il suo territorio è ricoperto di grandi boschi e pascoli. Il nucleo abitato, sorto attorno al castello medievale, si presenta con le case “aggrappate” alla roccia. Nella parte alta del paese di intravedono i pochi ruderi del piano dell’antico castello della famiglia dei Sangro. Le informazioni di questo castello restano quasi esclusivamente nella memoria popolare come luogo in cima al colle. Rimangono invece alcune tracce delle antiche mura, dove sono ancora visibili una piccola porta d’accesso collegata alla chiesa di San Giovanni Battista ed un breve tratto di fortificazione. Le prime notizie storiche risalgono al XII secolo.
Dal XV secolo fu feudo dei Caracciolo, ed è in questo periodo che ha conosciuto il massimo splendore sotto la baronìa di questa famiglia. La chiesa di San Giovanni Battista Decollato è di antiche origini e modificata ed ampliata più volte dal XVII sec. La chiesa ha un discreto portale ed una torre campanaria a base quadrata in pietra, mentre gli interni sono di tipo barocco. Monteferrante deve la sua notorietà ad una fonte di acqua oligominerale indicata efficacemente per la calcolosi renale e diete povere di sodio. Ora questa sorgente è apprezzabile in una bella fontana pubblica monumentale.