Colledimezzo, il guardiano del lago
Da Monteferrante si raggiunge Colledimezzo situato su di uno sperone, a destra del lago. A disposizione dei camminatori un incantevole centro turistico il Soffio che ogni anno, grazie ad una buona ricettività data da Bungalows in legno, il ristorante e pizzeria, la piscina, i suoi campi da calcetto, tennis e basket ed al parco giochi per i più piccoli, accoglie molti turisti. Nel lago sono possibili molteplici attività, dalla pesca, (Cavedani, Carassi, Carpe, Persici Reali, Scardole, Alborelle, Tinche, Pesci Gatto, Anguille, Trote Iridee e Trote fario) a diversi sport acquatici, come windsurf, canoa, pedalò e sci nautico. Altre attrattive turistiche sono legate alla storia del paese e dell’area circostante nonché all´arte: un’opera d´arte di grandissimo valore, quale quella del dipinto “Madonna con il Bambino e san Francesco”, opera del pittore Tanzio Da Varallo, della “scuola” di Caravaggio. Insieme ad essa rivestono un ruolo importante anche il “Castello D’Avalos” e la chiesa intitolata a “San Giovanni Apostolo ed Evangelista”. A disposizione dei camminatori a livello turistico, sempre nel comune di Colledimezzo, vi è anche il BnB Tenuta Villa Rosato, immersa nel verde e al confine col parco di Monte Pallano. Nel 2020 è nata la Cooperativa di Comunità Colle Ospitale che nel borgo organizza tour cuturali per i turisti, per far loro scoprire il centro storico, l'architettura e l'arte locale.
Nel paese dei fratelli Spaventa
Da Colledimezzo ci si posta verso Bomba paese di Silvio e Bertrando Spaventa. L’origine di questo nome molto singolare si deve al luogo in cui l’abitato fu costruito, cioè vicino alcune cascate che facevano molto rumore, infatti in latino bombus significa rimbombo, rumore. Bomba ha origini preromane, anche se l’attuale borgo si è formato solamente a partire dal XIV secolo, non è stato in passato rilevato un nucleo originario, ma dei piccoli centri abitati intorno a chiese o pievi. Oltre al caratteristico centro storico rappresentato da un tipico centro arroccato sulle pendici del Monte Pallano, Bomba è la meta ideale per gli appassionati della storia, dell’arte e dell’archeologia. Diverse le chiese tra cui quella di San Mauro e quella di Santa Maria del Popolo, in posizione dominante. In origine era la cappella dei signori del castello. La struttura attuale appartiene alla riedificazione settecentesca dell’edificio; nel prospetto laterale possiede un portale del 1742, mentre la facciata è preceduta da un panoramico sagrato. Il campanile è una torre con la sommità ornata da una gabbia metallica per le campane dell’ora. A Bomba si trova anche un sito archeologico sulla vetta del Monte Pallano, con mura megalitiche, resti e frammenti. Da visitare anche il museo etnografico nato dalla necessità di ripensare la nostra storia locale e di avvicinare consapevolmente i giovani al passato, alle tradizioni, alle nostre radici culturali attraverso gli strumenti di lavoro e della vita quotidiana.
Pennadomo, la meta finale di ogni arrampicatore
Da Bomba si prosegue per Pennadomo, grazioso borgo circondato da incredibili lame calcaree che dipingono un panorama mozzafiato, complice anche la vista sul lago. Il nome del paese deriva da “Penna in Domo” (“penna” da “pinna” significante masso affiorante dal terreno e da “domus” non nel significato di casa ma nel significato di territorio cioè i feudi. Le notizie storiche più antiche dell’esistenza di Pennadomo risalgono al 1221, quando l’Imperatore Federico II, re di Sicilia, nella campagna di guerra contro Tommaso da Celano, penetrò nel territorio di Domo, accampandosi in Tutulium, l’attuale contrada Tutoglio, fondandovi una chiesa in onore di Santa Lucia, il cui culto era molto seguito in Sicilia ed alla quale tuttora i cittadini sono molto devoti. Molto particolare è il suo centro storico, caratterizzato dal borgo medievale con diverse chiese visitabili e palazzi di valore storico e culturale. Le prime vie di arrampicata risalgono alla fine degli anni ’80 ad opera di Giorgio Ferretti. Negli ultimi anni le scalate lungo la Falesia e la “Maratona di Arrampicata” organizzata dall’Abruzzo Climb, hanno portato nel borgo, lo sviluppo di questo sport come risorsa naturale unica.